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Morbo di Parkinson: una visione d’insieme 

Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa, con una progressione lenta, che rientra in un gruppo di patologie definite Disordini del Movimento. 

Nella fase iniziale della malattia, spesso i sintomi non vengono riconosciuti immediatamente, perché si manifestano in modo subdolo e incostante. Talvolta sono i familiari che si accorgono per primi che qualcosa non va ed incoraggiano il paziente a rivolgersi al medico. 

Il morbo di Parkinson coinvolge, principalmente, alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. I principali sintomi del Parkinson sono il tremore a riposo, la rigidità, la bradicinesia (lentezza dei movimenti automatici) e, in una fase più avanzata, l’instabilità posturale (perdita di equilibrio).  Altri sintomi possono essere depressione e lentezza nel parlare. 

Dopo l’Alzheimer, il morbo di Parkinson è la malattia neurodegenerativa più diffusa. 

Il morbo di Parkinson e l’impatto sulla vita dei pazienti e dei loro familiari 

Il morbo di Parkinson non risulta correlato a una significativa riduzione dell’aspettativa di vita ma incide negativamente sulla qualità di vita, per questo diventa necessario adottare terapie e trattamenti che possano migliorarla. 

Nella fase avanzata della malattia, oltre alla mobilità verranno compromesse anche la sfera emozionale e psichiatrica. I pazienti affetti da morbo di Parkinson, infatti, potrebbero soffrire di disturbi dell’umore, come ansia e depressione, perdita dell’olfatto e della capacità di pensare, disturbi del sonno, disfunzioni del sistema nervoso vegetativo (costipazione, sudorazione eccessiva, disfunzioni sessuali etc) e dolore che può essere generalizzato o localizzato solo in alcune parti del corpo. 

Essendo il morbo di Parkinson una patologia progressiva, le persone alla fine avranno bisogno d’aiuto per le attività quotidiane normali, come mangiare, lavarsi, vestirsi e andare in bagno.  

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Quali trattamenti ho a disposizione? 

La persona affetta dal morbo di Parkinson deve essere valutata attraverso un approccio multidisciplinare; ogni figura sanitaria con la sua competenza, deve confrontarsi ed analizzare i bisogni fisici, cognitivi e psicologici della persona per poter mettere in atto le procedure adatte ed idonee per garantire il miglior trattamento possibile. 

I trattamenti vanno da quelli farmacologici a quelli chirurgici e riabilitativi. Per una migliore gestione della malattia, spesso i pazienti sono trattati con diverse terapie. 

Come per l’Alzheimer, la terapia farmacologica non arresta il progredire della malattia ma ne controlla i sintomi, ciascun paziente ha una diversa combinazione di sintomi e la terapia farmacologia è calibrata sui bisogni individuali dei malati. 

Il trattamento riabilitativo, come la terapia occupazionale, assume un ruolo sempre più importante nella cura del morbo di Parkinson, in quanto agisce sulla ripresa della capacità motoria, sull’equilibrio, sulle funzioni cognitive e sulla qualità di vita del paziente.  

La Cooperativa Sociale Caring  è specializzata in questo tipo di trattamento che promuove la salute e il benessere attraverso l’occupazione, incoraggiando la partecipazione a l’attività giornaliera, il tempo libero, gli interessi relazionali interpersonali, la cura della persona e, naturalmente, l’attività lavorativa. Il servizio offerto dalla Cooperativa Sociale Caring è molto vario e differenziato, per adattarsi meglio alle esigenze e ai bisogni della persona con morbo di Parkinson. 

Un valido aiuto a migliorare il benessere e la qualità di vita per il malato e per tutto il nucleo familiare. 

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