Perché sono importanti? 

Le attività per anziani si basano sulla teoria che il cervello più lavora e meno si deteriora. 

Il passaggio alla terza età è scandito sicuramente da un diverso cambio di abitudini, dalla sensazione che il mondo stia andando avanti e dalla probabile perdita di identità personale e sociale. 

Le persone anziane quindi hanno bisogno di una costante attenzione, hanno bisogno di continuare a sentirsi persone preziose e importanti perché quell’iniziale senso di spaesamento potrebbe trasformarsi in una sensazione di vuoto, apatia e solitudine e sfociare così in sintomi ansiosi e depressivi. 

Per evitare questo è utile sviluppare specifiche attività per anziani che creino nuove abitudini per mantenere alto l’umore e andare a stimolare corpo e mente, per permettere al cervello di rimanere attivo. 

Le attività per anziani hanno anche un’enorme rilevanza dal lato sociale; infatti attraverso queste l’anziano si sente parte integrante della società stessa. 

Le attività per anziani sono pensate per aiutare il dialogo e il movimento, per favorire l’apertura verso le altre persone allontanando il senso di solitudine che a volte la persona si porta dietro. 

I benefici delle attività per anziani 

Uno dei benefici primari delle attività per anziani sta nell’arricchire la loro vita di stimoli, adeguati ovviamente all’età.  

Sentirsi parte di un gruppo e riempire le giornate con i propri interessi può contrastare alcune forme depressive e di decadimento cognitivo tipiche della terza età. Le attività per anziani, quindi, mantengono in salute corpo e mente, tanto da essere considerate delle terapie anti-invecchiamento. 

Si tratta di attività, a volte semplici, altre complesse, che attraverso numerose iniziative creative e occupazionali vanno ad incidere sulla qualità della vita e sul benessere della persona. 

Un valido aiuto anche per chi soffre di patologie 

Le attività per anziani si sono dimostrate efficaci anche in caso di problemi di salute o patologie invalidanti, come ad esempio l’Alzheimer o il Parkinson. 

Esistono attività per qualsiasi situazione, l’importante è adattarle alle attitudini del paziente per sconfiggere il senso di inadeguatezza che potrebbe affliggerlo. 

Nel caso di anziani con patologie fisiche, mentali o neurologiche si studieranno attività in grado di stimolare le abilità cognitive e motorie. 

Tenere il più possibile attiva la mente attraverso le attività per anziani aiuta infatti a mantenere maggiormente efficienti le abilità cognitive residue e poter recuperare, almeno in parte, quelle perse. 

Le attività per anziani abbracciano diversi ambiti, come ad esempio: 

Attività ludico-ricreative, come il canto di gruppo, il ballo, la tombola, che rappresentano un buon modo per stimolare la socializzazione e passare il tempo in modo piacevole; 

Attività manuali, come l’uncinetto, i lavori materiali, la pittura e il disegno, sono attività che aumentano l’autostima dell’anziano che riesce a vedere il risultato di ore di lavoro e ne trae una grande gratificazione soprattutto quando altre persone notano le loro creazioni; 

Attività cognitive, come il cruciverba, il passaparola, il memory o i giochi di carte, che aiutano l’anziano a mantenere, stimolare e, a volte, anche a migliorare le capacità cognitive residue.  

L’organizzazione di attività per anziani si rivela come un metodo molto utile per raggiungere obiettivi fondamentali nel campo dell’assistenza alla persona anziana di cui la Cooperativa Sociale Caring è specializzata.  

Le attività promosse dalla Cooperativa Sociale Caring hanno i seguenti obiettivi: 

• rendere l’anziano attivo e partecipe in modo da soddisfare le sue richieste propositive ed assecondare le espressività creative; 
• consentire all’anziano di riscoprire alcune potenzialità latenti; 
• stimolare e mantenere le capacità fisiche e mentali; 
• provvedere ad una stimolazione percettivo/motoria in casi particolari; 
• mantenere i contatti con la realtà esterna. 

Il personale specializzato della Cooperativa Sociale Caring che svolgerà le attività si occuperà di organizzare iniziative personalizzate, in linea con le abilità del paziente, coinvolgendo anche il nucleo familiare, per rafforzare quei legami che possono risentire del carattere cronico di molte patologie.