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Con il passare degli anni, si stanno sviluppando sempre più percorsi di cura volti alla riabilitazione dell’anziano. Gli anziani sono più soggetti a soffrire di patologie e oltre a sviluppare un generale peggioramento delle capacità motorie, hanno maggiore difficoltà nel gestire esperienze traumatiche o operazioni.

È qui che entra in scena l’intervento di riabilitazione dell’anziano.

Ma cosa si intende per riabilitazione?

Secondo l’OMS la riabilitazione è “il processo diretto a raggiungere e in seguito mantenere i migliori livelli funzionali possibili in ambito fisico, sensoriale, intellettivo, psicologico e sociale”.

La riabilitazione fa parte di un percorso riabilitativo il cui obiettivo finale è il miglioramento della qualità di vita dell’assistito.
La riabilitazione dell’anziano è quindi volta al recupero delle capacità perdute o compromesse dell’anziano.

Riabilitazione dell’anziano: recupero fisico e psicologico

La riabilitazione dell’anziano si applica a tutte le diverse necessità, consentendo non solo il recupero fisico ma anche quello sociale e psicologico dell’anziano.

Si parla spesso di anziani con disabilità motorie causate da diverse patologie: malattie reumatologiche, morbo di Parkinson, demenza senile. A questi si aggiungono pazienti con difficoltà motorie causate da traumi e interventi chirurgici.

Ogni intervento riabilitativo deve essere sviluppato in maniera personalizzata e individuale, considerando la cartella clinica del paziente, le sue abitudini di vita e l’aspetto emotivo e psicologico. Si mira quindi a riorganizzare la vita quotidiana dell’anziano grazie ad un giusto approccio psicologico, soprattutto in caso di disabilità permanente.

In questo scenario, la Cooperativa Caring, tra i tanti servizi di assistenza agli anziani, offre un percorso di riabilitazione psicomotorio: una figura specializzata che seguirà ogni singola fase del processo di recupero dell’anziano.

Trattamenti di riabilitazione dell’anziano

I trattamenti di riabilitazione dell’anziano sono eseguiti da diversi operatori specializzati: medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi.

Questi trattamenti riguardano spesso l’apparato osteoscheletrico perché attaccato da patologie degenerative come l’osteoporosi o l’artrosi. È molto importante la scelta degli esercizi da eseguire, in particolare quelli riguardanti la terapia del movimento e la terapia occupazionale.

trattamenti riabilitativi

La terapia del movimento deve tener conto delle difficoltà di ogni anziano e consiste nell’eseguire esercizi volti a migliorare il senso di equilibrio e il controllo del movimento.

La terapia occupazionale, il cui scopo è facilitare le attività quotidiane, sviluppa esercizi per sciogliere le articolazioni delle dita delle mani e dei piedi, le parti più colpite dall’artrosi.

Alcune fasi vengono gestite in maniera più specifica tenendo ancora più in considerazione l’aspetto individuale del paziente: esercizi di allungamento, stretching e altri esercizi più mirati.

Per quanto concerne la fisioterapia deve essere sempre associata ad una costante attività fisica. Se seguita in maniera corretta, l’attività fisica è molto importante per ridurre e/o rallentare i cambiamenti dovuti all’invecchiamento e risulta un aiuto per il recupero di molte patologie. Influisce anche sul benessere psicologico dell’anziano, stimolando nuovi interessi e una maggiore socializzazione.

Oltre all’attività motoria possono essere sviluppate attività di gioco e attività percettive visive, tattili, uditive per facilitare la relazione con gli altri pazienti.

Lo scopo finale del processo di riabilitazione dell’anziano è quello di restituirgli la propria autonomia e il recupero di una vita soddisfacente tendendo in considerazione gli aspetti fisici e psicologici di ogni individuo.

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