badante convivente

Stai pensando di assumere una persona con contratto badante convivente?

Abbiamo già affrontato il discorso della badante e tutte le diverse tipologie, analizziamo ora come scegliere la persona giusta per un contratto badante convivente.
Trovare una badante fidata non è semplice, soprattutto se si parla di un contratto a tempo pieno.

Contratto badante convivente: come trovare la badante giusta?

Assumere una persona con contratto badante convivente può essere un’ottima soluzione quando una persona non è più autosufficiente o ha bisogno di cure particolari, ma ci sono molti aspetti da tenere in considerazione per trovare il giusto equilibrio tra la badante e la famiglia ospitante.

Per prima cosa, occorre individuare le necessità in base alla situazione familiare che si sta vivendo e i bisogni che la badante convivente andrà a soddisfare.

È importante instaurare un buon rapporto basato sulla fiducia ed esporre fin da subito quali sono le esigenze che la persona assunta con contratto badante convivente deve adempire.

Puoi rivolgerti ad una società che si occupi del contratto lavorativo e che esponi le regole da rispettare nel rapporto con la persona assunta.

La cooperativa Caring ti solleva dagli adempimenti burocratici riguardanti l’assunzione e la gestione dell’operatore/badante. In particolare Caring si preoccupa di trovare l’operatore/badante più idoneo, sotto il punto di vista psicologico o caratteriale, in base alle esigenze dell’assistito che necessita di assistenza domiciliare a tempo pieno. Grazie alla formazione continua degli operatori, Caring è in grado di offrire servizi sempre più qualificati per l’assistenza in convivenza ad anziani e disabili.

contratto badante convivente

Contratto badante convivente: orario di lavoro

Il contratto di badante convivente può prevedere la convivenza totale o parziale del lavoratore.

La persona assunta con questo tipo di contratto ha un orario di lavoro che non può superare le 54 ore settimanali: massimo 10 ore giornaliere, con 2 ore di riposo per turno. La badante convivente ha diritto al riposo domenicale di 12 ore consecutive e un riposo infrasettimanale di 6 ore, solitamente il giovedì pomeriggio. Lavora circa 5 giorni e mezzo a settimana e ha inoltre diritto ai pasti.

Come già detto in precedenza, questo tipo di figure vengono assunte principalmente quando si ha a che fare con persone non autosufficienti e che hanno bisogno di continua assistenza. La badante convivente non può uscire di sera, a meno che non abbia il permesso della famiglia.

L’orario di lavoro previsto dal contratto della badante convivente è diurno mentre la notte viene classificata come fascia oraria di non attività. Tuttavia la badante convivente ha l’obbligo di dormire a casa dell’assistito e interviene in caso di emergenza.

Nel caso in cui la persona da assistere abbia bisogno di assistenza anche durante la notte esistono dei contratti dedicati:

  • contratto di “presenza notturna”: in riferimento alla figura professionale che veglia sull’anziano facendogli compagnia nelle ore notturne.
  • contratto di “assistenza notturna”: operatore che partecipa attivamente nelle attività di cura e controlli.

Quando la badante non va bene

Assumere e convivere con una persona che non si conosce può risultare difficile. Per questo, se la prima badante scelta non dovesse soddisfare i requisiti richiesti, avete il diritto di richiedere un’altra persona.

La cooperativa Caring è a vostra completa disposizione per studiare insieme e trovare un’altra persona più adatta alle vostre esigenze.

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